LE CRISALIDI DIVENTANO FARFALLE
25 anni di teatro a scuola
Nel 1998 una professoressa ci invitò a progettare un laboratorio sull’uso della voce per gli insegnanti di un liceo classico di Milano. La proposta ci interessava e cogliemmo al volo la possibilità di dare il nostro contributo di attori e registi in un ambiente a noi particolarmente caro. Trovammo stimolante che i professori fossero disposti a mettersi in gioco per acquisire degli strumenti alternativi per comunicare con i ragazzi. L’esperienza fu positiva, ma isolata. Ci chiesero poi di condurre dei percorsi con i ragazzi ma i docenti si fermarono. Anni dopo i docenti stessi ci chiesero di ideare un laboratorio per loro, questa volta con un programma più completo, con tanto di rappresentazione finale. Azzardo? Perdita dell’autorevolezza di ruolo dei docenti? Offrirsi al pubblico scherno? Niente di tutto ciò. Quei professori che sono andati dignitosissimamente in scena, non con atteggiamento narcisistico, ma con l’umiltà e la voglia di raccontarsi, hanno stupito e commosso il pubblico di colleghi e studenti. Hanno dimostrato che il ruolo di docente può essere rivoluzionario.
Dal 1998 ad oggi Extramondo ha progettato e realizzato molti percorsi teatrali per studenti e docenti in diverse scuole statali, soprattutto superiori. Al Liceo Carducci di Milano il teatro è diventato uno strumento importante per la didattica, tanto che attualmente ci sono ben tre sezioni ad indirizzo teatrale con teatro pratico tra le materie curricolari.
Nelle scuole dove operiamo il teatro diventa un mezzo per motivare allo studio e coinvolgere i ragazzi, anche i più disinteressati e timidi, perchè tutti possono trovare il proprio spazio espressivo e perchè si impara divertendosi. Gli spettacoli che ne escono spesso sono sorprendenti, perchè esprimono sempre l’energia e la creatività dei ragazzi, la loro fisicità, pur spaziando dalle fonti classiche alla drammaturgia contemporanea. Spesso abbiamo l’occasione di partecipare a festival e manifestazioni nei teatri cittadini, e i lavori sono visti da centinaia di persone.
Il teatro a scuola funziona perchè ribalta il rapporto tra docente e studente. Un corso di teatro vuole insegnare ad usare i propri strumenti espressivi (voce corpo emotività) per raccontare una storia da condividere con altri. L’esito del lavoro dipende in egual misura sia dagli allievi che dall’insegnante, che si deve mettere in gioco insieme al gruppo e ha il dovere di mettere ogni allievo nelle migliori condizioni perché possa imparare ad esprimersi al meglio per dare il suo contributo al lavoro di tutti. Ciascuno è indispensabile e non sostituibile, ognuno si assume la responsabilità di se stesso, del gruppo, del progetto da creare insieme.
Il regista a scuola non fa selezioni, ma lavora con chiunque esprima il desiderio di partecipare all’avventura. Se l’esito finale è buono, siamo tutti promossi, amati, accettati… viceversa anche il maestro ha fallito. Non c’è bisogno di voti, non ci sono cattedre o registri.
Rigore e disciplina sono alla base della pratica teatrale, ma la passione e la condivisione sono le carte vincenti.
I ragazzi si sentono responsabilizzati. Si impegnano e studiano perché tengono alla sfida “alta” da affrontare, si sentono parte importante di un progetto che vuole valorizzarli. Allora sono disposti a farsi raccontare la storia di Agamennone, a imparare a memoria pezzi dell’Iliade, a correre e sudare per mettersi nei panni di un partigiano, a provare le stesse frustrazioni della piccola novizia manzoniana. Filtrano le esperienze attraverso corpo e psiche, hanno la possibilità di capire se stessi, di elaborare conflitti. Di crescere.
Facile per noi che abbiamo un rapporto così libero con gli studenti, che abbiamo il privilegio di non mettere voti, di non fare colloqui con i genitori, di non incidere sulla carriera scolastica in negativo. Facile per noi che non stiamo dietro una cattedra, che ci presentiamo in tuta da ginnastica e scalzi per mostrare in palestra i primi esercizi di training e di riscaldamento fisico. Facile per noi che li facciamo giocare, ridere, piangere, parlare, raccontarsi… che possiamo utilizzare quelle due ore la settimana come meglio crediamo senza dover rispondere, nella migliore delle ipotesi, a programmi prefissati!
Ma quel tal giorno si va in scena. Quel giorno tutti dobbiamo essere pronti perché abbiamo un appuntamento e molte persone verranno a vederci. Arrivare preparati a un appuntamento, a un esame, a un colloquio, è importante. Esserci malgrado la paura. Curarsi dei dettagli, sentire che si è tutti insieme, ma che devi contare su te stesso. I ragazzi che fanno teatro questo lo hanno imparato. Hanno imparato ad accettarsi un po’ di più, a concentrarsi nonostante la paura, a divertirsi nonostante le difficoltà, a non mollare.
Da parte nostra riscopriamo ogni volta con rinnovato stupore e meraviglia la bellezza di questo mestiere, ci ricordiamo ogni volta che l’essere umano ha risorse infinite, vediamo le crisalidi diventare farfalle. Ringraziamo la scuola e i ragazzi per questo.
Extramondo ha condotto e conduce laboratori teatrali nelle seguenti scuole:
- LICEO CLASSICO G. CARDUCCI di Milano – dal 1998 a oggi – laboratori extracurricolari per studenti, laboratori curricolari in due sezioni a indirizzo teatrale – laboratorio di aggiornamento per docenti. Con gli spettacoli realizzati con gli studenti ha partecipato a diverse edizioni di L.A.I.V. e L.A.I.V. Action; Connections; Trilogia della Resistenza e vari Festival di Teatro scolastico.
- LICEO CLASSICO TITO LIVIO di Milano – dal 2019 al 2022
- I.I.S. LICEO ARTISTICO DE NICOLA di Sesto San Giovanni – dal 2014 al 2019
- LICEO CLASSICO BERCHET DI MILANO – dal 2010 al 2012 – Laboratorio curricolare per studenti – Corso di aggiornamento per docenti
- I.I.S. ALTIERO SPINELLI di Sesto San Giovanni – dal 2014 al 2017
- SCUOLA GALDUS di Milano – anno 2016-2017
- Istituto Professionale MARIGNONI – POLO di Milano dal 2012 al 2015
- LICEO SCIENTIFICO “Giulio Casiraghi” di Cinisello Balsamo – a.s. 2013-14
- I.I.S. “Leonardo Da Vinci” di Cologno Monzese a.s. 2013-14
- Istituto Comprensivo Francesco d’Assisi di Milano dal 2010 al 2013