Extramondo nasce nel 1992 dall’incontro tra da Michela Blasi (architetto e coreografa) e Andrea Facciocchi, (attore e fotografo) che uniscono la loro competenze professionali per passione e amore per il teatro.
La frequentazione di alcuni maestri del teatro di ricerca ci porta alla creazione del nostro primo spettacolo “La partita” nel 1993 – di cui siamo autori, interpreti e registi – che rappresentiamo in un tour estivo nel sud Italia.
Attirati da un genere di scrittura che mette al centro del lavoro il “corpo-parola”, nel 1994 affrontiamo uno studio per “Semplicemente complicato” di Thomas Bernhard, ripreso in un nuovo allestimento nel 1996 per il Teatro Out Off . Lo spettacolo vince ScenaPrima (progetto della Regione Lombardia a sostegno del nuovo teatro) e va in scena al Teatro Verdi di Milano. In seguito viene selezionato per Festival e Rassegne tra cui Festival Italia a Stoccarda e Santarcangelo dei Teatri nel 1997.
Il nostro lavoro sul testo del grande autore tedesco attira l’attenzione di Elio DeCapitani del teatro dell’Elfo, con il quale inizia una proficua collaborazione.
Nella ricerca di nuovi stimoli e confronti nel 1995 incontriamo Eugenio Barba e Julia Varley dell’Odin Teatret nei quali troviamo un riferimento importante. Nel 1996 approfondiamo lo studio sui principi di lavoro di Eugenio Barba con un lungo soggiorno di lavoro a Holstebrö, alla sede dell’Odin.
Da questa esperienza nasce “Parole che danzano” dimostrazione di lavoro replicata all’Odin Teatret e alla scuola Paolo Grassi di Milano.
Una particolare sensibilità verso certa drammaturgia non allineata e un intenso lavoro sull’attore, ci portano a incontrare la scrittura furiosa di Giovanni Testori. Il suo capolavoro “In exitu” (1997), nell’intensa e coinvolgente interpretazione di Andrea Facciocchi è coprodotto con Teatridithalia. Inizia la collaborazione conTeatridithalia che ospita per ben tre stagioni lo spettacolo e che cooprodurrà quelli a venire. “In exitu” ottiene un lusinghiero successo di critica e di pubblico, partecipa a numerosi festival, da Udine a Palermo. All’interno di Subway (Milano 1998), il monologo pellegrina in una sorta di Via Crucis in cinque stazioni ferroviarie della città, in ambienti ogni volta diversi e ogni volta seguito da un pubblico particolarmente attento e appassionato. Il lavoro su Testori e sulla sua lingua prosegue con la realizzazione di “Confiteor”. Dopo uno studio presentato al Teatro dell’Elfo nel 1998, lo spettacolo definitivo, in forma di monologo è proposto nella stagione 1999-2000 al Teatro Franco Parenti di Milano.
Nello stesso anno veniamo selezionati per un’ulteriore tappa di ScenaPrima: il nuovo progetto è “Hamletmaschine” di Heiner Müller, presentato in stagione al Teatro di Portaromana nel 2000 e anticipato dalla conferenza-spettacolo “L’ultimo programma è l’invenzione del silenzio”. Ancora diretto da Michela Blasi, in questa riflessione sulla caduta delle ideologie e sul destino dell’Europa, Andrea Facciocchi è affiancato da cinque giovani allievi-attori del nostro Laboratorio.
Sempre per Teatridithalia nel 2001 realizziamo “Faccia di cuoio – Leatherface” del giovane autore tedesco Helmut Krausser, in collaborazione con il Goethe Insitut.
Dopo un momento di riflessione legato alla maternità di Michela Blasi nel 2001 e alle collaborazioni esterne di Andrea Facciocchi, negli anni 2000 nascono nuove partnership e nuove idee. Realizziamo “Knock out” – da un romanzo di Orio Vergani – per Teatri 90 al Piccolo Teatro Studio; e per Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea: “Crimine” e “La spiaggia” di Peter Asmussen; la lettura scenica di “Ipermarket” di Viliam Klimacek; la performance “Metropolis – la fabula visionaria” con le immagini del film di Fritz Lang; “Conferenza stampa” di Harold Pinter, in una divertente incursione a Palazzo Isimbardi per “La festa del teatro” (2006).
Nel 2007 con “Fattore V”, performance originale destinata a luoghi non teatrali, sperimentiamo un linguaggio per noi nuovo tra teatro e cinema.
La scommessa successiva è “Daniel 25”, liberamente ispirato al romanzo “La possibilità di un’isola” di Michel Houellebecq. La performance, dalle atmosfere beckettiane, è presentata in una prima tappa del percorso al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano a ottobre 2008.
Nel 2009, dopo ben tre anni di attesa per motivi che non vogliamo ricordare, finalmente diamo inizio alla ricerca sull’opera di Antonio Tarantino – uno dei maggiori drammaturghi italiani viventi – che ci porta alla realizzazione de “Il Vespro della Beata Vergine”, presentato nel 2009 al Teatro dell’Elfo in forma di recital; nel 2011 al Teatro Litta in forma di spettacolo, nella suggestiva sala della Cavallerizza.
Parallelamente in tutti questi anni prende consistenza l’attività pedagogica con l’istituzione di corsi permanenti nella nostra sede di Milano. L’insegnamento è inteso come scambio ed ha l’obiettivo di portare gruppi di persone (di volta in volta ragazzi o adulti, principianti o professionisti) ad ampliare la conoscenza di sé, a sviluppare le proprie potenzialità creative, a sperimentare diverse modalità di condurre un progetto insieme ad altri. L’interrelazione e lo sviluppo di legami che vanno oltre l’amicizia all’interno dei laboratori è un aspetto al quale attribuiamo una grande importanza, recependolo come una forte necessità “sociale”. Dal laboratorio di Extramondo e da quello che da anni conduciamo al Liceo Carducci è nato un gruppo di giovanissimi attori con i quali abbiamo realizzato performance e spettacoli anche in ambiti professionali, tra cui “Il fuoco! Canto per Prometeo”; “Il settimo sigillo”; “Body Market”; “Attentati alla vita di lei”; “Sangue sul collo del gatto”; “Il re muore”.
Sempre sul versante della pedagogia il laboratorio continua a produrre lavori che spesso vengono richiesti da festival dell’area lombarda. Tra i tanti ci piace ricordare il “kolossal” “Orestiade 3.0” della durata complessiva di circa 5 ore con protagonisti 45 attori; inoltre “Una notte poco prima della foresta”, “Albatros”, “Caligola”e “Willi e Winnie”, spettacoli replicati dal 2012 al 2019 con protagonista Mauro Giaconi, attore semiprofessionista formatosi nel nostro laboratorio.
Negli anni 2012-2015 nasce e si concretizza il progetto Trilogia della Resistenza: un complesso e articolato percorso di lavoro che vede protagonisti centinaia di studenti di tutte le etnie provenienti da diverse scuole superiori dell’area milanese. Si tratta di una creazione di Extramondo in collaborazione con Comune di Milano, Comune di Sesto San Giovanni, Teatro Elfo Puccini, A.N.P.I., A.N.E.D. e molte altre associazioni. Il percorso di ricerca storica, creazione dii drammaturgia originale, e formazione nelle scuole ha dato alla luce 3 spettacoli , uno per anno : in scena decine di studenti insieme ad attori professionisti, supportati da importanti contributi video che aiutano la ricostruzione storica. Nel 2013 con “Tre giorni e poi l’inferno” 60 studenti fanno rivivere sul palco dell’Elfo Puccini il massacro di quindici italiani avvenuto in Piazza Loreto il 10 Agosto 1944 ad opera dei nazi-fascisti. Nel 2014 lo spettacolo “Pane e pace!” ripercorre i tumultuosi giorni degli scioperi del 1943 e 1944 nelle fabbriche dell’hinterland milanese. Nel 2015 prende vita “Liber#azione – dal 25 aprile 1945 verso un futuro possibile” . Un estratto dello spettacolo viene presentato al Piccolo Teatro in occasione delle Celebrazioni del 70° Anniversario della Liberazione, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dal 2016 inizia il lavoro su Trilogia di Milano, che approfondisce la nostra ricerca sulla Resistenza attraverso i luoghi più significativi della nostra città. Nel 2017 “Con queste mani” affronta il tema della tortura; nel 2019 “Come se ci fosse un domani” quello del lavoro e del precariato. Gli spettacoli, presentati alla Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini, raccontano del passato ma riflettono sulla contemporaneità, mettono in scena decine di attori e stratificano i significati attraverso l’uso di musica e di immagini video a tutto campo. Uno spin off della Trilogia è attualmente in corso di lavorazione: si tratta di una ricerca sulle Donne Resistenti di tutte le epoche.
Recentemente ha visto la luce lo spettacolo “Anni difficili” testo e interpretazione di Andrea Facciocchi e regia di Michela Blasi, con debutto alla Casa della Memoria nel 2018 e repliche successive.
Dalla sua fondazione Extramondo ha condotto il proprio lavoro e la propria ricerca in modo del tutto autonomo e indipendente. Fondamentale è lo spazio fisico del nostro Laboratorio: una sala in Milano nella quale svolgere la nostra ricerca, depositare e rigenerare le nostre energie, organizzare incontri, prove aperte, dimostrazioni. Centinaia di persone in questi anni hanno partecipato alla nostra attività, frequentando la particolare sede dell’Associazione e partecipando alle varie iniziative che sono il fulcro della nostra ricerca e costituiscono uno stretto legame tra l’evento teatrale e il pubblico.
“Non so per qual motivo certe cose
portino alla mia mente meraviglie
o sian come l’immagine di un varco aperto
che si spalanchi verso nuovi mondi
accessibili solo agli dei…”
H.P.Lovercraft