L’apprendista stregone
Organizzare e valorizzare il lavoro del gruppo per creare e dirigere un progetto originale
date da definire
Questo stage, sul lavoro del regista, è rivolto a chi fa teatro o cinema, ma anche a manager, e a chiunque debba condurre progetti in team. Il corso dà la possibiità di affrontare gli aspetti della progettazione e della realizzazione di una performance teatrale dalla parte di un “aspirante alchimista” che, come un demiurgo, deve comoscere la tecnica della recitazione, i meccanismi della drammaturgia, le coordinate spazio-temporali, la fonica, l’illuminotecnica… deve armonizzare tutti i settori tecnici e artistici, ma soprattutto, deve conoscere le persone e usare i sensi, verso il raggiungimento di un risultato che è la creazione di qualcosa di nuovo e originale, che è frutto del lavoro comune. Il regista, come ogni leader deve usare la sua “intelligenza emotiva”
TEMI:
IL RAPPORTO CON GLI ATTORI / il team
IL RAPPORTO CON IL TESTO / la missione
IL RESPIRO DELLO SPETTACOLO: LO SPAZIO E IL TEMPO / estetica e organizzazione
LA PERCEZIONE DELLO SPETTATORE / regalare il proprio sogno ad altri
Sei giorni intensi di lavoro per mettersi alla prova nel concepire e realizzare un progetto performativo nella complessità del percorso della creazione teatrale. Le fasi di progettazione e pratica registica si alternano a momenti di visione e di commento dei lavori degli altri, in un confronto continuo con gli altri partecipanti.
L’esperienza del regista fornisce strumenti efficaci a chiunque debba esercitare la leadership, creare e dirigere progetti anche in altri ambiti professionali.
PROGRAMMA
PRIMO GIORNO – Saluti e breve presentazione di ciascuno dei partecipanti e del percorso di lavoro.
1 – IL RUOLO DEL REGISTA: – chi è il regista, cosa deve fare, come si deve comportare? E’ compito del regista spiegare le cose e dire alle persone che cosa devono fare.
Nella creazione di uno spettacolo una fiduciosa presenza e una direzione energica sono rassicuranti per tutti! Parole d’ordine: chiarezza – semplicità – sintesi – apertura – autorevolezza – responsabilità – pazienza – passione – rispetto
2 – LA SCELTA DEL TESTO – ovvero la messa a fuoco del progetto
Il regista dovrà utilizzare diversi elementi (spazio fisico, suoni, musica registrata o dal vivo, oggetti, immagini, parole, corpi, voci, emozioni..) . I registi dovranno creare lo spettacolo attraverso varie fasi rispettando i tempi stabiliti.
– prima lettura del testo: cosa racconta, cosa chiede, qual è l’elemento propulsivo dell’azione
– come mi immagino di veder realizzato il testo in scena – appunti, schizzi, domande
– cosa mi serve per realizzarlo – spazi, tempi, persone
– mi convince, mi piace?
– cosa c’è di eccezionale in questo progetto? Cos’è straordinario, cioè al di fuori dell’ordinario?
– che impressione dovrebbero esercitare attori e performance all’inizio della rappresentazione?
– con che impressione gli spettatori dovrebbero andarsene alla fine?
– domande, dubbi, esempi…
Al termine ogni regista elabora attraverso appunti, schizzi o altro il suo schema di realizzazione di una breve scena del suo progetto, progettando dove, come, con quali oggetti e modalità far interpretare agli attori l’azione scelta. Poi illustra quanto elaborato e viene guidato dall’insegnante nel caso di errori o dimenticanze.
SECONDO GIORNO
1 – LE PROVE – I registi avranno a disposizione uno o più attori.
Ogni regista ha il delicato compito di illustrare il proprio progetto agli attori, ovvero la sua visione.
Ogni gruppo poi procede a una lettura collettiva del testo, dopo la quale il regista sollecita scambio di opinioni e domande . Il regista valuta se alla luce di quanto emerso dal confronto con gli attori lo schema della sua scena, elaborato a priori, vada ritoccato, modificato o arricchito.
Il regista inizia a dirigere gli attori nella prima sessione di prove.
Al termine ogni regista mostra una fase della prova a tutti gli altri.
Scambio di impressioni tra i gruppi, valutazione e consigli.
Il regista affida ad ogni attore un compito per la prossima prova.
2 – IL RAPPORTO REGISTA/ATTORI
Gli attori sono invitati ad esprimere cosa hanno percepito nel primo approccio col regista: sono stati convinti, interessati, coinvolti? Hanno capito il progetto? Sono stati guidati, sufficientemente motivati, gratificati? ….
Quali principi da consigliare nel lavoro con gli attori?
Le regole da ripettare durante le prove (il rapporto personale, esaltare i punti di forza, tenere gli attoi impegnati, ringraziare, coinvolgere, essere sempre i primi, osservare, non parlare troppo, …)
Cosa succede se il regista:
non sa cosa dire; non sa cosa fare; sembra non ottenere risultati; non si sente rispettato; non viene preso sul serio; c’è una divergenza di opinioni; c’è un conflitto, c’è un brutto clima, c’è tensione…
TERZO GIORNO
1 – ANCORA SUL COMUNICARE CON GLI ATTORI
– mi rivolgo al personaggio o alla persona?
– mi devo aspettare subito grandi cose?
– come ricordare all’attore gli obbiettivi del personaggio
– come dare indicazioni concrete, suggerimenti che funzionano
– ogni attore ha bisogno di una strategia di direzione diversa e personale
– cos’altro gli attori si aspettano dal regista
– comel prendere decisioni
– come esporre eventuali critiche
– il clima delle prove
2 – IL PROGETTO CRESCE
Ogni regista fa una presentazione teorica (ma anche pratica) del suo progetto, con l’inserimento degli elementi nuovi che ha elaborato dopo la giornata
QUARTO GIORNO
1 – Lavoro pratico con gli attori sulla performance. Ognuno mostra il nuovo work in progress. Ripresa dei temi dei giorni precedenti
2 – LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO SCENICO E COME ABITARLO
Perché una scena è interessante?
Cosa “muove” lo spettatore?
Cosa nasconde la drammaturgia?
Cosa voglio dire attraverso la performance?
Perché non si capisce?
Perché si capisce ma non funziona lo stesso?
A chi mi sto rivolgendo?
Che sensazione lascia? Era quello che volevo?
Ho l’impressione di averlo già visto?
Suggerimenti per migliorare.
QUINTO GIORNO
1 – Ripresa del lavoro pratico e applicazione di tutte le coosiderazioni emerse nei giorni precedenti. Ogni gruppo mostra il proprio lavoro.
Considerazioni finali e compiti per la prossima volta
2 – MANAGER O LEADER?
Riflessioni sul lavoro: abbiamo orientato le emozioni in senso positivo?
ovvero gli attori ci stanno seguendo?
Siamo soddisfatti del nostro atteggiamento e di come si riflette nel gruppo?
Siamo soddisfatti del work in progress della performance?
Dobbiamo chiudere il lavoro, selezioniamo le priorità.
Analisi e proposte per tutti i lavori.
SESTO GIORNO
1 – Ultima fase delle prove. L’inserimento degli ultimi elementi. Le decisioni finali. La forza del gruppo e del lavoro. (Non è di te che si tratta!)
2 – Tutti i lavori vengono rivisti da tutti, ormai tutti gli ingredienti devono essere amalgamati.
Contenuto, interpretazione, estetica e confezionamento. Eventuali ultime domande, verifiche, suggerimenti, richieste, necessità …
Suggerimenti per prendere le decisioni finali e rafforzare il sentimento comune del team.
3 – IL DEBUTTO
Ogni gruppo mostra il proprio lavoro in una cornice di ufficialità. (alla presenza di ospiti)
Il regista si esprime attraverso il lavoro dei suoi attori, che vanno in scena per lui.
Considerazioni finali e saluti
“…non so quale sia la ricetta del successo, ma so qual è la ricetta del fallimento: cercare di accontentare tutti” (bill cosby)
“un mio spettacolo deve essere capito da un bambino di 6 anni come da un professore universitario” (eugenio barba)
“prima di fare qualsiasi cosa, date spazio al talento” (elia kazan)
info e iscirzioni: 347.2268263 – extramondo@yahoo.it
Michela Blasi, regista di teatro e formatrice, ha messo in scena dagli anni ’90 spettacoli in importanti teatri milanesi e italiani tra cui il Teatro dell’Elfo, Out Off, Franco Parenti, Piccolo Teatro, … ha condotto corsi e stage, oltre che per Extramondo, presso licei, università e aziende, tra le quali Ambrosetti The European House, Vodafone, Ferrari S.p.A. e Insana Academy.